Il Parco Urbano del Seveso di Paderno Dugnano, è un progetto che rientra in un disegno più grande, teso a recuperare e sviluppare in modo sostenibile quella che nel XII secolo era chiamata “la valle dei mulini.”
L’idea forte è quella del recupero ambientale e urbanistico di tutto il percorso del fiume Seveso, fino a poco tempo fa in condizioni molto degradate e ad alto rischio idraulico, che in passato ha costituito il tracciato dei primi nuclei insediativi, dando così identità alla “Media Valle del Seveso “
A seguito della “Variante Generale del PRG” del 2003, che ha modificato il “Piano Regolatore Generale (PRG)” del 1993, e che, nelle parti che legalmente lo consentivano, ridimensionava la cementificazione e il consumo di territorio e riduceva l’incremento del numero di abitanti, si è tracciato il perimetro del “Parco Urbano del Seveso” salvaguardando le aree ancora libere.
Così, nel nostro comune si sono realizzati diversi interventi di riqualificazione ambientale lungo il Seveso, in particolare a Palazzolo e a Incirano, in ragione del progetto comunale inserito nella nuova Variante Generale del PRG e al “Contratto di Fiume del bacino del Seveso”, promosso dalla Regione in collaborazione con i comuni interessati.
Si tratta di lavori di difesa spondale del fiume, di interventi di forestazione e di miglioramento della qualità dell’acqua del Seveso, rimuovendo gli scarichi civili e industriali abusivi ancora esistenti
Si è dato inizio, inoltre, alla realizzazione di percorsi e piste ciclabili di collegamento con il tessuto urbano e le altre realtà di parchi.
Conseguentemente all’acquisizione da parte del Comune di aree collocate all’interno del progetto, già dal 2009 è stata definita la superficie totale delle aree destinate al Parco Urbano del Seveso che è di 672.721 mq, di cui 349.138 mq (51.89%) di proprietà pubblica. Il Parco si estende da nord a sud, dal confine con Varedo a quello con Cusano Milanino.
Il progetto di riqualifica in autostrada della SP46 Rho-Monza ha devastato irrimediabilmente parte delle aree verdi del Parco Urbano del Seveso, compromettendo la sua continuità nella zona più a sud della città e verso Cusano Milanino.
La realizzazione dell’autostrada, infatti, ha messo la parola fine alla possibilità di collegare il Parco delle Fosse Ardeatine con l’area verde, una volta costituita dalla “collinetta”, ora distrutta per metà dall’autostrada e per l’altra metà dalla concentrazione di stazioni di pompaggio del gas, centrali, centraline e tubazioni varie.
Va ricordato che nell’oasi del parco urbano del Seveso “ex collinetta di via Battisti”, a partire dal 2009, erano state messe a dimora molte specie di piante, sia in termini di qualità che di quantità (circa 800 esemplari suddivisi in 29 specie).
Un’area con le caratteristiche del bosco, in quanto rientrante nelle tre condizioni previste dalla normativa vigente a tutela dei beni ambientali (Legge 431 del 8/8/85 o legge Galasso; D.LGS. 227 del 2001; L.R. 27 del 28/10/2004). In questo bosco , l’ecosistema che si era sviluppato, aveva favorito anche l’arrivo e il proliferarsi di numerose specie animali : lepri, bisce, falchetti, api, farfalle e germani.
Tutto questo spazzato via dall’arrivo dell’autostrada. Un altro prezzo salatissimo pagato all’insipienza di scelte politiche infrastrutturali sbagliate.
Oggi quest’area, al pari di altre lungo l’asse autostradale della Rho Monza, è in attesa dell’approvazione di un progetto serio di mitigazioni verdi che riduca, almeno parzialmente, l’impatto ambientale dell’infrastruttura in termini di inquinamento e di paesaggio urbano.