Proposta di Piano Integrato d’Intervento in variante del PGT dell’Ambito RE3.

Il Circolo Grugnotorto Legambiente di Paderno Dugnano, con altre associazioni, forze politiche e cittadini, riunite nel coordinamento RE3, si sta opponendo all’operazione immobiliare che l’attuale amministrazione comunale è determinata a concludere e che consiste nella costruzione di 52 appartamenti in un’area a verde pubblico, situata tra via Dalla Chiesa e via Gorizia in stretta continuità con il Parco stesso di Via Gorizia.

Questa operazione si colloca all’interno della proposta di piano integrato d’intervento in variante del PGT dell’ambito RE3 e si articola in due profili di intervento:

  • Via Roma: è l’ambito unitario RE3 previsto dal PGT sia per l’edificazione sia per la formazione del parco del Seveso
  • Via Gorizia/Dalla Chiesa: è l’ambito in Variante dove viene trasferita l’edificazione.

In sintesi la proposta prevede:

  • Via Roma: nessuna edificazione e l’intera area entra a far parte de Parco del Seveso, l’area a parco e il parcheggio adiacente vengono attrezzati e riqualificati
  • Via Gorizia/Dalla Chiesa: nuova area di trasferimento edificatorio in un’area attualmente a verde pubblico, in cessione al Comune con gli interventi edificatori limitrofi degli anni 80/90 e formazione di parcheggio pubblico, strada di accesso e pista ciclabile e riqualificazione parco urbano adiacente

Questa operazione viene descritta dal Sindaco Alparone come un sacrificio (la edificazione nell’area verde di Via Dalla Chiesa/Via Gorizia) che la città deve sopportare in cambio della realizzazione in Via Roma/Via Camposanto di un parco all’interno del progetto più generale del Parco Urbano del Seveso.

L’attuale PGT ha fatto rientrare l’area del comparto RE3 in una classe di protezione fluviale per la sua particolare e rischiosa componente geologica e idrogeologica (vedi esondazioni del Seveso del 2010 e 2014).

Il Sindaco, per sostenere e giustificare la proposta di variante, si appella ai diritti di edificazione esistenti che alcuni privati detengono e al fatto che, come ha sostenuto in più occasioni “è da criminali costruire sulle sponde del Seveso”. Quindi vanno salvaguardati i diritti di edificazione acquisiti che però sarebbe da criminali esercitare sulle sponde del Seveso. Come si tengono insieme le due cose e come “convincere” i proprietari dell’area a esercitare i loro diritti altrove?  Quale offerta più allettante di consentire l’edificazione di appartamenti immersi nel verde? Ecco trovata la soluzione! Il trasferimento dei diritti edificatori di Via Roma nel parco di Via Dalla Chiesa/Via Gorizia che consente, al tempo stesso, la realizzazione del parco urbano del Seveso in Via Roma/Camposanto.

Sembra che il discorso non faccia una grinza e invece no. Purtroppo.

Occorre ricordare che “l’origine di tutto “è da ricondurre alla precisa scelta politica del centro destra  (Sindaco Alparone) che, con la variante al PGT del 2013,  ha aumentato le cubature edificabili nel comparto RE3 di via Roma – via Camposanto da 2800 mc a 14.734 mc , con la motivazione che “questo incremento derivava dall’applicazione dell’indice di perequazione “flat” di 0,35 per ogni mq. di superficie, definito per tutte le aree edificabili del Comune, come previsto dalle “leggi “.

Le stesse “ leggi“,però,  indicano anche che “ l’ indice di perequazione “ può essere differenziato al fine di proteggere aree di interesse pubblico.

L’ indice nel comparto RE3, quindi, poteva essere anche di zero , cioè si potevano anche annullare i 2800 mc previsti dal PRG precedente , se davvero si voleva tutelare l’interesse pubblico per il Parco del Seveso e tutti i vincoli urbanistici che insistono su quest’area : distanze cimiteriali – distanze di salvaguardia idrogeologica – distanze di salvaguardia paesaggistica del nucleo storico e distanze di salvaguardia del bene culturale di S. Maria Nascente.

Una scelta diversa (e possibile) da quella operata nel 2013, avrebbe potuto consentire ( ma può consentire ancora),  sia la realizzazione  del Parco Urbano del Seveso in Via Roma/Camposanto sia il mantenimento della preziosa area verde  situata in Via Dalla Chiesa e annessa in modo naturale all’esistente Parco di Via Gorizia.

Come corollario finale, l’attuale Giunta arriva a sostenere che l’operazione RE3 consentirà anche la riqualifica del Parco di Via Gorizia e dell’area verde di Via Dalla Chiesa che di esso è la naturale continuità.

Ci chiediamo se davvero c’era bisogno di questa operazione per assicurare un livello decente di fruibilità  all’intera area.  Non dovrebbe essere una normale attività di manutenzione di beni preziosi come i parchi pubblici?

Il discorso, comunque,  non è ancora chiuso.

Il coordinamento RE3, come previsto dall’iter procedurale,  sta preparando le osservazioni che saranno presentate entro la fine di Marzo.

Dopodichè la variante al PGT  tornerà in Consiglio Comunale per l’esame delle osservazioni e l’approvazione definitiva.

Nelle sezioni AREE TEMATICHE E COMUNICATI sono disponibili i documenti  relativi  a questo argomento.

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