Dopo quasi un anno per il sottopasso di via Trieste e 5 mesi per quello di via Brasile, nei giorni scorsi sono state applicate le lampade per l’illuminazione notturna. Via Gramsci pare essere la prossima tappa, mentre non si hanno notizie per il sottopasso di viale dell’Industrie che, anche per la sua conformazione tortuosa e in pendenza, in condizioni di buio, è meglio evitare.
Ma il problema delle luci non è il solo.
I marciapiedi dei sottopassi, in funzione ciclo-pedonale, sono inadeguati e pericolosi.
In Via Trieste ce n’è uno solo, rovinato nel tratto centrale e stretto al punto che se un pedone incrocia un ciclista, uno dei due deve scendere sulla strada.
In via Brasile, l’unico marciapiede al momento accessibile presenta una anomala, strana e inspiegabile rientranza ad angolo, segnalata solo, in direzione Giraffe, da un cartellino catarifrangente. Non ci sembra che dal punto di vista della sicurezza sia il massimo.
In via Gramsci, il marciapiede a ovest è soggetto ad essere invaso frequentemente dalle vetture provenienti da via Colzani che svoltano a destra in direzione Cusano.
Percorrendo di sera il tratto ciclo pedonale, provenendo dal cavalcavia in direzione “Le Giraffe”, in prossimità dell’ingresso del cantiere che si affaccia sulla rotonda “Unes , si corre il pericolo reale e drammatico di essere investiti dalle automobili provenienti da via Battisti e che imboccano il cavalcavia, E’ successo alcune sere fa ad alcune signore del luogo. Provare per credere.
Ad aumentare la preoccupazione le notizie di stampa sul concordato preventivo e le difficoltà finanziarie che riguardano la GLF (Grandi Lavori Fincosit), una delle aziende appaltatrice della Rho Monza.
Come inciderà questo sul proseguimento e il termine dei lavori, già slittato, come dichiarato recentemente da Serravalle, a dicembre 2020 cioè ben 5 anni dopo Expo 2015? Chissà se finirà così anche a Dubai.
I problemi evidenziati vanno risolti immediatamente. Non ci dovrebbe essere bisogno di continue segnalazioni, solleciti e annunci di manifestazioni. Non si tratta più di situazioni provvisorie. Rischiano di diventare pericolosamente stabili. E questo non è accettabile.
Nei giorni scorsi, su questo tema, è stata inviata una lettera aperta all’Assessore Tonello, rimasta per il momento senza risposta.
Di seguito alcune immagini rappresentative delle zone di pericolo sopra descritte
Sottopasso via Trieste
Sottopasso via Brasile
Rotonda Unes
Via Gramsci
Viale Industrie
L’ha ribloggato su La Scommessae ha commentato:
Il sito locale di Legambiente continua a tenere accesa l’attenzione sui quattro sottopassi pericolosi: