GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA . ABBRACCIAMOLA!

Si, abbracciamola, perché il destino del pianeta è il nostro destino, le sue storie sono le nostre storie, le crisi in cui siamo intrappolati che si possono raccontare in molti modi, mentre aumenta la preoccupazione e la consapevolezza di quanto sia urgente riportare l’attenzione, a tutti i livelli, sulla cura e la difesa dell’ambiente in cui viviamo e della nostra salute.

Vogliamo parlare allora di una delle tante storie della Terra , una piccola storia che ci tocca da vicino e che coinvolge il nostro territorio. L’autostrada A52, meglio conosciuta come Rho-Monza. Non rifaremo qui il percorso della vicenda che ha inizio nel 2008. Ci soffermeremo brevemente, invece, sulla fase attuale che vede ancora viva l’attenzione e l’impegno dei cittadini teso a contrastare l’impatto nocivo di questa infrastruttura. E non poteva essere diversamente quando ogni anno tre milioni di persone nel mondo, 480.000 in Europa, oltre 20.000 in Italia, muoiono a causa di un killer silenzioso quale l’inquinamento atmosferico. Diverse sono le cause, come sappiamo, che lo producono, ma il trasporto con veicoli e carburanti inquinanti è una delle principali. Le polveri sottili, PM10/PM2.5 e quelle ultrasottili (black carbon) che ne scaturiscono, sono considerate un indicatore di prossimità del traffico, perché sono rilevate maggiormente vicino alla sorgente, ma hanno una dispersione esponenziale nel raggio di 300-500 metri. Questo spiega l’accanimento e la determinazione con cui, da più di 4 anni, i cittadini incalzano Serravalle, il Comune e i Ministeri romani per ottenere un piano di mitigazioni ambientali efficace, dominato da forestazione urbana, unica soluzione possibile per porre qualche rimedio al danno procurato al territorio e ai suoi abitanti.

Vale la pena inoltre sottolineare, con riferimento alla pandemia in corso,
come stiano emergendo relazioni inquietanti, che vanno indagate
ulteriormente in modo scientifico approfondito, tra inquinamento e covid
19.

Si comincia a parlare di ripresa e di fase 2, i cui pilastri sarebbero il
rilancio delle opere pubbliche. Bene, vogliamo ricordare, però, che le
opere pubbliche non devono essere solo cemento e asfalto, ma anche e
soprattutto interventi di riequilibrio e difesa della salute, dell’ambiente e
della natura. E il progetto di mitigazioni ambientali, voluto fortemente dai
cittadini di Paderno Dugnano si colloca perfettamente in questa ottica. Lo
vogliamo ricordare, soprattutto, al decisore tecnico/politico che questo
progetto dovrà finanziare. Inoltre, se i lavori autostradali saranno tra
quelli che partiranno per primi, ebbene che l’autostrada A52/Rho Monza
sia tra questi e che il corona virus serva da acceleratore per porre
finalmente fine a lavori in ritardo ormai di 6 anni.
Una piccola storia dicevamo, ma è la nostra storia di oggi, dentro le
innumerevoli storie della Terra, che abbracciamo.

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